di Claudio Carafoli

Trailer - Teatro COMETA OFF - Roma 2006

(Altri video a fondo pagina)
Edoardo Pesce   e   Tiziano Floreani
foto  Maurizio D'Amico
Per l'edizione 2005: Aiuto regia  Gianni Manusacchio
Assitenti alla regia  Paola Tripodo - Cristina Cubeddu
Per l'edizione 2006: Aiuto regia  Edoardo Andreani
Assistente alla regia  Marzia Muzi

regia   Claudio Carafoli

RASSEGNA STAMPA
Un delirio a due. Un canto del cigno ad uso per attori giovani. Una via di mezzo tra Hellzapopping e L'angelo sterminatore. Un cabaret da camera. E via dicendo. "Lezione da Tiffany" ideato, scritto e diretto da Claudio Carafoli, uno schivo ma ingegnoso maestro glamour, a teatro ha queste credenziali e sta per debuttare al Teatro Cometa Off, protagonisti Tiziano Floreani e Edoardo Pesce.
Rodolfo Di Giammarco -  "La Repubblica"
A "Lezione da Tiffany" non c'è rischio di annoiarsi, i due attori citano Brecth e Leopardi, Petrolini e Toto', si cimentano con i dialetti, si lanciano in scombinati esilaranti balletti e senza riprendere fiato si immergono in monologhi classici, passano da Caligola a Jannacci, dall'atto terzo scena seconda del "Re Lear" a "Falliing in love" di Elvis Presley...
Rachele Masci - "Liberazione"
Dopo i riscontri della passata stagione, torna la divertentissima commedia di Claudio Carafoli che narra le disavventure di due comparse del cinema rimaste chiuse in uno studio cinematografico di Cinecittà. Una notte di patemi e riflessioni sul teatro, sul cinema, sull'attore.
"Roma C'è"

La regia sottolinea con efficacia il crescendo del delirio comico che si impossessa di due comparse a notte fonda in un deserto studio di posa di Cinecittà. Floreani e Pesce sono davvero un duo affiatato: tecnicamente sincronizzati anche in brani di difficile realizzazione e la loro energia è dolcemente contagiosa.
Paola Conte - "il Romanista"

Non importa se la situazione si rivela pilotata, e se lo stratagemma narrativo pare "già visto". Il nucleo del teatro è altrove: è negli imprevisti sgradevoli, nella follia.
Fuori le mura /settimanale On-line di Roma - Chiara Federico

"Lezione da Tiffany" è un testo di Claudio Carafoli in cui le speranze, le emozioni e i problemi di due giovani attori si trasformano in un accattivante e divertente "cabaret da camera".
Daniela Miniucchi - "La  Repubblica"
una breve pausa

LEZIONE DA TIFFANY ALL’OROLOGIO

Una vera e propria "Lezione" di teatro, solo "daTiffany" oppure, se non riuscite a trovarlo, al Teatro dell’Orologio in Roma, fino al 22 Gennaio.

Tiffany è il maestro-guru impronunciabile che ogni bravo attore merita d’incontrare nella vita, bravo almeno quanto Edoardo Pesce e Tiziano Floreani, i due giovani protagonisti che, grazie all’iniziazione ricevuta presso la scuola segreta del fantomatico Tiffany, hanno saputo "plasmare la propria plasticità neuronale accrescendo la disinibizione determinando nonché un aumento di creatività". Tecnica inconoscibile ai profani ma decisamente esilarante per il pubblico che viene subito accompagnato attraverso una molteplicità di azioni-situazioni limite fra cinema, teatro e poesia. Un girotondo in cui Dean Martin e Petrolini si tengono per mano allegramente mentre Benigni spettina Brecht che nel frattempo si è dato al rap… Basta poco dunque perché un semplice pretesto generi un mondo tutto nuovo da percorrere con passi svelti, a volte goffi, oppure di danza, a ritmi sincopati, poi di nuovo in ginocchio, oppure nei panni di qualcun altro, poco importa che sia Verdone o Leopardi, quello di cui abbiamo bisogno è la loro anima per farla rivivere ancora una volta, a modo nostro. Ed ecco che anche la luna sembra mostrare addirittura l’altra faccia, e la notte non è più soltanto una… oppure mille… o semplicemente un sogno di mezza estate… insomma, riusciamo quasi ad avvertirne l’odore… Il nostro Tiffany si chiama Claudio Carafoli, (ex attore), autore e regista al passo con questi smaliziati tempi di cui è in grado di elaborare il miele ed affinare il fiele fino ad offrire la purificazione attraverso una risata serena e compiaciuta. Un testo ambizioso cui i due pupilli del regista tengono fronte dignitosamente, uno staff affiatato ed umile allo stesso tempo in grado di donare saggezza e satira al ritmo di una operetta: la saggezza risiede nelle citazioni auliche e popolari, raffinate eppure alla portata di tutti; la satira riluce finemente in punta di coltello sezionando col lanternino la situazione prototipica che si genera sul palco: la denuncia implicita riguarda ovviamente la difficile posizione dell’attore nella società dello spettacolo e nondimeno in quella degli uomini, riguarda il gigante americano da cui presto saremo divorati anche in quei settori che la storia ci aveva servito su di un piatto d’argento. La magica soluzione proposta dal regista ed enfatizzata dall’happy-end consiste dunque nel rifugiarsi senza ulteriori indugi fra le calde braccia del proprio amore per il teatro e rincorrere oltre il rosso del sipario, il rosso della propria passione per la vita.
Cristina Paone - "CCS News"
Teatro - Indice

LEZIONE DA TIFFANY
Fortunello
Finale alternativo del 2004